Giovedì, 18 Dicembre 2025 15:50

I Giovani Democratici sui trasporti "L'Abruzzo faccia come la Spagna, la mobilità è un diritto"

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I Giovani Democratici abruzzesi tornano sulla questione dei trasporti pubblici e citano il caso della Spagna dove è stato introdotto un abbonamento unico nazionale
Anche l'Abruzzo deve fare una scelta coraggiosa sul trasporto pubblico per renderlo accessibile a tutti, come ha fatto la Spagna che introduce un abbonamento unico nazionale per autobus e treni. A dirlo Saverio Gileno segretario regionale dei Giovani Democratici d’Abruzzo, assieme ai segretari dei Giovani Democratici della provincia di Teramo e di Teramo città Ilaria Barnabei e Jacopo Di Michele, intervenendo nel dibattito sul futuro della mobilità regionale.I Giovani Democratici sottolineano l'importanza dell'innovazione spagnola nel settore dei trasporti, invitando l'Abruzzo a seguire questo esempio. Denunciano l'aumento dei prezzi dei biglietti ferroviari e aerei durante il periodo natalizio, che rende difficile per studenti e lavoratori fuorisede tornare a casa, e segnalano le difficoltà e i costi elevati della mobilità quotidiana nella regione.Affermano che una mobilità efficiente è essenziale per favorire la permanenza, lo studio e il lavoro in Abruzzo, oltre a riconnettere le aree interne con i grandi centri urbani e le zone costiere. Sostengono che senza un trasporto pubblico accessibile ed economico, ogni strategia contro lo spopolamento fallirà. Propongono quindi l'introduzione del biglietto unico regionale, valido su gomma e ferro, come soluzione per superare la frammentazione del sistema e ridurre i costi per utenti, studenti e pendolari.E aggiungono le proposte di potenziamento del trasporto notturno, in particolare lungo tutta la fascia costiera, attraverso un’integrazione stabile tra treni e autobus, affiancata dal trasporto pubblico gratuito per gli under 30, come investimento strutturale sul diritto alla mobilità, sull’autonomia giovanile e sulla sostenibilità ambientale.“Non si tratta di misure di propaganda – concludono Gileno e Barnabei e Di Michele – ma di una visione alternativa di Regione: una Regione che considera la mobilità un diritto fondamentale, come accade oggi in Spagna, e che sceglie di investire sulle nuove generazioni invece di lasciarle partire. L’Abruzzo ha bisogno di questa svolta, a partire dalla discussione di bilancio di questi giorni”.
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