Domenica, 15 Giugno 2025 20:16

Cavallari (Abruzzo Insieme): "Sulla riduzione delle liste d'attesa nessuna azione della giunta, solo maquillage"

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Solo "propaganda" affermare di aver messo in campo una strategia per ridurre il problema. Se il documento per intervenire sul problema è stato fatto e approvato, afferma il consigliere regionale, è perché lo prevede il decreto legge nazionale
“La Regione Abruzzo tenta ancora una volta di spacciare per azione politica ciò che è semplicemente un obbligo imposto dalla legge nazionale. Altro che strategia: siamo di fronte all’ennesima operazione di maquillage politico mentre i cittadini attendono, da mesi o anni, una visita o un esame diagnostico nei tempi previsti”.Questo il commento del capogruppo regionale di Abruzzo Insieme Giovanni Cavallari al documento per la “Armonizzazione della gestione delle liste d’attesa” approvata dalla giunta regionale, insomma, andava fatta e non sarebbe dunque frutto di nessuna azione personale del governo guidato da Marco Marsilio.“La verità – afferma infatti Cavallari – è che il piano annunciato dall’Assessore Verì non è frutto di una riorganizzazione lungimirante, ma dell’applicazione forzata del decreto-legge 73/2024, convertito nella Legge 107/2024, che impone a tutte le Regioni di adottare misure concrete per abbattere le liste d’attesa, pena l’intervento sostitutivo dello Stato. Non ci troviamo di fronte a una programmazione autonoma, ma a un adeguamento normativo dovuto, che arriva con grave ritardo rispetto all’urgenza sanitaria che i cittadini vivono ogni giorno”, ribadisce. “Il Cup unico regionale, l’inclusione delle strutture private accreditate, il tempario standard, il sistema di recall e l’accesso interprovinciale alle prestazioni – evidenzia Cavallari - sono strumenti previsti dal decreto, non un’invenzione della Regione. I Pdta (Percorso diagnostico terapeutico assistenziale) restano in larga parte inattuati o disomogenei sul territorio, le agende di secondo livello sono ancora riservate a pochi, e la trasparenza sui tempi di attesa è ben lontana dagli standard minimi.” “Ai cittadini abruzzesi non servono slogan, ma risposte concrete. La Giunta regionale, invece di intestarsi meriti che non le spettano, dovrebbe presentare un cronoprogramma puntuale, pubblicare i dati aggiornati delle liste d’attesa per struttura e prestazione, e chiarire come verranno utilizzate le risorse statali stanziate con il decreto legge 73. La salute pubblica – conclude - non è un terreno di propaganda elettorale. È un diritto costituzionale che va garantito ogni giorno, con serietà e responsabilità”.
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